Saldo Imu-Tasi. Tutte le regole – F24 su carta, in banca e Posta senza «tetto»

ArticoloIl Sole 24 OreNewsSaldo Imu-Tasi. Tutte le regole – F24 su carta, in banca e Posta senza «tetto»

Via libera al pagamento da parte delle persone fisiche, senza partita Iva, di modelli F24 cartacei, di qualunque importo (anche superiori a mille euro), senza alcuna compensazione, direttamente agli sportelli bancari o postali. È questa la conseguenza dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto fiscale collegato alla legge di Stabilità 2017 (Dl 193/2016), che all’articolo 7-quater, comma 31, sopprime l’obbligo dell’F24 telematico per i pagamenti superiori a 1.000 euro da parte delle persone fisiche, senza partita Iva, contenuto nell’articolo 11, comma 2, lettera c, Dl 66/2014. Con le regole applicabili dal 1°ottobre 2014 e fino all’entrata in vigore della conversione in legge del Dl 193/2016, il pagamento allo sportello bancario o postale dell’Imu e della Tasi, poteva essere effettuato con l’F24 ordinario o semplificato, solo se il saldo del modello di pagamento era pari o inferiore a mille euro. Per importi superiori, invece, si potevano utilizzare, agli sportelli, solo gli F24 precompilati e inviati dai Comuni o i bollettini postali. Solo in questi casi, i pagamenti allo sportello (con bollettino o F24 precompilato, anche per più di mille euro) potevano essere effettuati, oltre che con l’addebito nel proprio conto corrente, anche con contanti, con assegni o bancomat. Se si desiderava utilizzare il modello F24 ordinario o semplificato per importi superiori a mille euro, invece, era necessario utilizzare le modalità telematiche di invio, tramite il sito delle Entrate (F24 web, F24 online e F24 cumulativo) o i servizi messi a disposizione da banche e poste. F24 o bollettino per Imu e Tasi L’Imu e la Tasi relative a qualsiasi Comune possono essere pagati utilizzando indifferentemente il modello F24 (ordinario, semplificato o precompilato) o il bollettino postale. L’Imu degli “enti non commerciali” (non la Tasi), però, può essere pagata, esclusivamente con il modello F24 (non con il bollettino). Sia per il bollettino che per l’F24 è ammessa la modalità telematica, per pagare qualsiasi importo (per i bollettini si usa il servizio telematico gestito da Poste italiane). Se si sceglie la modalità su carta allo sportello, invece, si deve prestare attenzione che fino all’entrata in vigore della legge di conversione del Dl fiscale collegato alla legge di Stabilità 2017, solo i bollettini postali (o i modelli F24 precompilati, inviati dal Comune) potevano essere utilizzati per pagare in contanti più di mille euro. L’F24 su carta (ordinario o semplificato), senza alcuna compensazione, invece, poteva essere utilizzato per pagare, anche con contanti, solo importi pari o inferiori a mille euro. Con le novità introdotte dalla conversione del Dl 193/2016, invece, le persone fisiche senza partita Iva potranno pagare F24 cartacei, senza compensazione, per importi superiori a mille euro anche allo sportello. Se vogliono compensare il debito Imu e/o Tasi con altri crediti erariali o contributivi, invece, devono utilizzare obbligatoriamente il modello F24 telematico (se a zero, solo con servizi telematici delle Entrate, cioè F24 web, F24 on-line e F24 cumulativo). In questi casi, conseguentemente, non possono pagare in contanti, con assegni bancari o circolari (in banca, in posta o presso Equitalia), con vaglia cambiari (Equitalia), con carta Pagobancomat (in banca o presso Equitalia) ovvero con assegni postali, vaglia postali o carta Postamat (in posta). Con i servizi telematici delle Entrate (F24 web, F24 online e F24 cumulativo), è possibile scegliere di volta in volta il conto corrente bancario o postale di addebito. F24 web e online Con l’F24 web (modalità tramite internet, cioè senza scaricare alcun software) e con l’F24 online (con installazione dell’apposito software), il contribuente compila e trasmette l’F24 direttamente, senza avvalersi di un intermediario abilitato (professionista, associazione di categoria, Caf eccetera). In entrambi i casi, anche se la procedura è telematica, non è possibile pagare con carta di credito, in quanto è previsto solo l’addebito sul conto corrente bancario o postale del contribuente, tramite un “ordine di addebito” a beneficio dell’Agenzia delle entrate. L’F24 cumulativo, invece, viene utilizzato solo dagli intermediari abilitati al canale Entratel, i quali possono effettuare i versamenti delle imposte dovute dai loro clienti, con addebito diretto sui conti correnti di questi ultimi, ma anche sui propri conti bancari o postali. Il consulente, quindi, può addebitare un F24, intestato ad un terzo, sul proprio conto corrente, operazione che, invece, non è possibile per il contribuente che usa l’F24 web o l’F24 online.

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 30 novembre 2016

 

Richiedi una consulenza personalizzata