Proposte per il nuovo Governo – Meno dati per gli Isa – Troppa burocrazia per i forfettari

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I forfettari sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili, anche se devono conservare i documenti emessi e quelli ricevuti. Di fatto, però, le fatture emesse dai forfettari vengono registrate in un apposito programma di contabilità, al fine di agevolare il calcolo del reddito imponibile da assoggettare all’imposta sostitutiva del 15% (o del 5% per le nuove attività). Questo reddito imponibile, infatti, è pari all’ammontare dei ricavi e dei compensi percepiti, moltiplicato per un coefficiente di redditività, che varia a seconda del codice dell’attività. I forfettari, poi, sono esclusi anche dall’applicazione degli Isa. Ciònonostante, devono riportare specifiche informazioni sull’attività svolta, simili a quelle richieste dagli Isa. Un adempimento che vanifica l’esonero dalla tenuta delle contabilità. I professionisti forfettari devono indicare, addirittura, i costi sostenuti per le spese telefoniche, per l’energia elettrica e per i carburanti.

Si auspica che queste informazioni non vengano più richieste, in quanto comportano, di fatto, la reintroduzione della tenuta della contabilità anche per i costi.

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 6 settembre 2019

 

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