Dichiarazioni Iva. Per poter usare in compensazione il credito Iva annuale per pagare altri debiti, il Commercialista deve ‘certificare’ il modello Iva

ArticoloIl Sole 24 OreNewsDichiarazioni Iva. Per poter usare in compensazione il credito Iva annuale per pagare altri debiti, il Commercialista deve ‘certificare’ il modello Iva

Entro oggi va inviata telematicamente la dichiarazione annuale Iva 2017 , relativa al 2016, in quanto la consueta scadenza del 30 settembre è stata anticipata al 28 febbraio . Dal prossimo anno , invece, il modello Iva dovrà essere presentato tra il 1° febbraio e il 30 aprile . Da quest’anno, poi, non va più presentata la comunicazione dati Iva, definitivamente abrogata dalla dichiarazione relativa all’Iva dovuta per il 2016. Compensazioni Immutate le regole per utilizzare il credito annuale Iva in compensazione orizzontale in F24 (cioè per pagare debiti diversi dall’Iva). Quindi, fino ai primi 5.000 euro di credito, l’utilizzo è libero già dal 1° gennaio 2017, dai 5.001 ai 15.000 euro, l’utilizzo è possibile solo dal 16 marzo 2017 (tranne nei casi di omessa presentazione del modello Iva annuale 2017) e sopra i 15.000 euro la compensazione è possibile solo se è stato rilasciato il visto di conformità nella dichiarazione annuale Iva. I controlli da effettuare Ai fini del rilascio del visto (necessario per i rimborsi Iva superiori a 30.000 euro), nella tabella pubblicata in pagina è stato riportato un esempio con i controlli da fare. Nel caso trattato il credito Iva annuale compensabile non è maggiore rispetto al volume d’affari, quindi, vanno verificate solo le fatture di acquisto che hanno un’imposta superiore a 61.580,90 euro, pari al 10% dell’ammontare complessivo dell’Iva detratta nel 2016 (10% di 615.809 euro), riportata nel rigo VF71. Secondo la circolare 57/E/2009, infatti, il professionista che rilascia il visto di conformità deve effettuare l’integrale verifica della corrispondenza tra la documentazione e i dati esposti nelle scritture contabili, se il credito Iva annuale che verrà destinato dal contribuente in compensazione è pari o superiore al volume d’affari. In tutti i casi in cui non si rientra in questa condizione, invece, la verifica deve riguardare la documentazione rilevante ai fini dell’Iva con imposta superiore al 10% dell’ammontare complessivo dell’Iva detratta riferita al periodo d’imposta a cui si riferisce la dichiarazione e deve essere conservata copia, al fine di attestare la correttezza dell’esecuzione dei controlli per il rilascio del visto di conformità, unitamente alla check-list del controllo svolto. Nell’esempio l’ammontare complessivo Iva detratta è di 615.809 euro (rigo VF71 del modello Iva 2017) e «devono essere controllate tutte le fatture con imposta superiore a» 61.580,90 euro. Integrativa a favore Entro oggi va presentata anche la dichiarazione integrativa Iva 2016, relativa al 2015, a favore, nel caso in cui si desideri usare liberamente il credito Iva generato dalla stessa, in compensazione in F24 o per utilizzarlo direttamente nel modello Iva 2017, relativo al 2016, o per portarlo in detrazione nelle liquidazioni Iva periodiche mensili o trimestrali successive all’invio dell’integrativa. Se questa verrà inviata da domani in poi, invece, la compensazione sarà limitata ai debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa (nel nostro esempio, debiti che matureranno dal 2018 in poi). In entrambi i casi questo credito del 2015 potrà essere chiesto a rimborso, se ricorrono i requisiti degli articoli 30 e 34, comma 9, Dpr 633/72, per lo stesso 2015, cioè «per l’anno per cui è presentata la dichiarazione integrativa». Liquidazioni trimestrali Per i contribuenti Iva trimestrali, il mancato pagamento entro oggi dell’Iva del primo, secondo e terzo trimestre 2016, comporterà l’aumento del saldo Iva annuale, con la conseguenza che aumenterà l’acconto Iva 2017 (da versare il prossimo 27 dicembre 2017), calcolato con il metodo storico. Questo, infatti, è pari all’88%, non dell’Iva dovuta per l’ultimo trimestre 2016, ma del «versamento effettuato o che avrebbero dovuto effettuare con la dichiarazione annuale» Iva 2017, relativa al 2016 .

CONTROLLI PRELIMINARI (PREVISTI ANCHE DALLA CIRCOLARE DELLE ENTRATE N. 57/E/2009)
Dati dich. Iva Risposte
Il codice attività della dichiarazione Iva corrisponde con quello risultante dalla documentazione contabile? (deve coincidere)
La % Iva media sulle operazioni attive (vendite) è inferiore a quella sulle operazioni passive (acquisti)? No
Calcolo % Iva media sulle operazioni attive (vendite): E24: imponibile delle operazioni attive imponibili: 2.003.946,00
E26: Iva a debito: 439.443,00 21,93 %
Calcolo % Iva media sulle operazioni passive (acquisti): Da F1 a F13: imponibile delle operazioni passive imponibili: 2.815.202,00
Da F1 a F13: Iva da detrarre: 615.809,00 21,87 %
Presenza di operazioni attive non imponibili (E30+31+32)?
Presenza di operazioni attive non soggette all’imposta? No
Presenza di operazioni non imponibili effettuate da produttori agricoli? No
Presenza di operazioni di acquisto o di importazione di beni ammortizzabili (F27, col. 1)? No
Presenza di credito Iva da utilizzare in compensazione superiore al volume d’affari?
(se superiore, vanno controllate tutte le fatture di acquisto)
No
VX5: credito Iva da utilizzare in detrazione o in compensazione: 59.130,00
VE50: volume d’affari: 8.094.284,00
Se non sono già state verificate tutte le fatture di acquisto, va fatto il controllo delle fatture di acquisto con Iva detratta superiore al 10% del totale dell’Iva detratta:
VF71: Iva totale ammessa in detrazione 615.809,00
10% dell’Iva totale detratta 61.580,90
CONTROLLI SUCCESSIVI (PREVISTI ANCHE DALLA CHECK LIST DELLA NOTA DEL CNDCEC DEL 13 GENNAIO 2010)
Risposte
Generali
Esportatore abituale?
Società non operativa? No
Riportare l’importo Iva dell’anno precedente a quello relativo alla presente dichiarazione, dovuta (-) o a credito (+), indicato nel rigo VL38 o VL39 del mod. Iva presentato lo scorso anno:                   36.415,00
Riportare l’importo Iva dell’anno precedente a quello relativo alla presente dichiarazione, indicato nel rigo VL8 della presente dichiarazione, che non è stato chiesto a rimborso, ma che è stato riportato in detrazione o in compensazione (importo che può essere minore di quello del punto precedente, in caso di rimborso):                   36.415,00
Contabilità Iva
Registri regolarmente tenuti?
Contabilità Iva manuale o meccanografica? Meccanografica
Registri Iva dell’anno già stampati in definitivo? No
Liquidazioni Iva dell’anno già stampate in definitivo? No
F24
Sono stati verificati gli F24 di versamento dell’anno?
Sono state verificate le eventuali compensazioni in F24 del credito Iva del 2015, pari a VL9 del mod. Iva 2017?
Dichiarazione Iva
Gli imponibili del quadro VE corrispondono ai totali dei relativi registri Iva distinti per aliquota?
E la relativa Iva è correttamente moltiplicata?
Gli imponibili del quadro VF corrispondono ai totali dei relativi registri Iva distinti per aliquota?
E la relativa Iva è correttamente moltiplicata?
L’Iva ammessa in detrazione è corretta, considerando l’eventuale pro-rata?
I dati del quadro VH corrispondono con quelli delle liquidazioni Iva periodiche?
Nella prima sezione del quadro VL, i dati sono correttamente riportati, con particolare riferimento al credito dell’anno precedente ancora utilizzabile?

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 28 febbraio 2017

 

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