Dati contabili sempre aggiornati alle variazioni di natura fiscale

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IL QUESITO Un’impresa come compila il quadro degli Isa dedicato ai dati contabili? ————– Nei modelli Isa per l’anno d’imposta 2018 sono richieste informazioni di natura contabile ed extracontabile. I dati contabili devono essere inseriti, come per gli studi di settore relativi al 2017, nei quadri F e G, dedicati rispettivamente alle attività esercitate in forma d’impresa e a quelle di lavoro autonomo (professionisti). Rispetto agli studi di settore gli oneri diversi di gestione e le altre componenti negative, non aventi natura finanziaria sono stati raggruppati nel solo rigo F23, mentre prima erano suddivisi tra i righi F22 e F23. Il rigo F23 degli Isa, però, è composto da ben 9 campi di dettaglio. DATI FISCALI I dati contabili devono tener conto delle eventuali variazioni fiscali, in applicazione delle disposizioni tributarie (se non diversamente specificato nelle istruzioni dell’Isa applicabile). Quindi, ad esempio, le spese e gli ammortamenti relativi alle autovetture vanno assunti considerando solo la parte fiscalmente deducibile, in base all’articolo 164 del Tuir. Inoltre, i contribuenti in contabilità semplificata, non professionisti, devono indicare i dati contabili, in base a quanto previsto dall’articolo 66 del Tuir. GLI AMMORTAMENTI Tornando alle novità relative al quadro dei dati contabili, in aggiunta a quanto mutato in ordine agli oneri diversi di gestione (rigo F23), si ricorda che anche il rigo F19 del modello Isa riguardante il costo per il godimento di beni di terzi ha subito delle modifiche rispetto al corrispondente rigo negli studi di settore. Infatti, oltre a una modifica della numerazione del rigo (negli studi era il campo F18 ora negli Isa F19) da quest’anno viene tolto il campo «maggiorazione» per le variazioni legate «al super e all’iper leasing» (agevolazioni introdotte dai commi 91 e 92 dell’articolo 1 della legge 208/2015, dai commi da 8 a 10 dell’articolo 1 della legge 232/2016 e dai commi da 29 a 31 dell’articolo 1 della legge 205/2017) che trasloca al rigo «23» (oneri diversi di gestione) al campo 5. Stessa sorte è prevista per il rigo dedicato agli ammortamenti. Anche qui negli Isa vi è un cambio di numerazione. Si passa da F20 (studi di settore) a F21 (Isa). Viene tolto il campo «maggiorazione» (campo 3 ex rigo F20 studi di settore) per le variazioni legate «al super e all’iper ammortamento» e aggiunto il nuovo campo 3 «di cui» dove inserire l’indicazione dei beni strumentali di valore inferiore a 516,46 euro. Va inoltre segnalato come nel modello Isa scompaiono le voci F26 e F27 presenti negli studi di settore e destinate rispettivamente ad accogliere i componenti positivi di cui ai proventi straordinari (rigo F26) e agli oneri straordinari. Alcuni dati con riferimento agli oneri straordinari vengono richiesti negli Isa direttamente nel campo F23 (rigo di cui). Le componenti positive di cui al rigo F26 degli studi di settore vanno invece riepilogate al rigo F5 degli Isa. Infine, per le modifiche relative alle rimanenze si rinvia a quanto trattato a pagina 8 di questa guida. Il CAMBIO DI REGIME Nei righi da F35 a F39 devono essere inseriti i componenti positivi e negativi di reddito da tassare o da dedurre nel 2018 (rispettivamente nel rigo F37 e nel rigo F39) ovvero da escludere perché già tassati o dedotti nel 2017 (rispettivamente nel rigo F36 e nel rigo F38), a seguito del passaggio da un regime di competenza a quello per cassa dell’articolo 66 del Tuir e viceversa. Nel rigo F35, gli esercenti attività di impresa devono indicare, se l’impresa tra il 2017 e il 2018 è passata dal regime semplificato di cassa a quello di competenza (barrando la prima casella) ovvero da quello di competenza a quello di cassa (seconda casella)

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 21 giugno 2019

 

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