23 Dic 2018
Confermati tutti i bonus sulla casa
Via libera alla proroga per il 2019 di tutte le detrazioni fiscali che riguardano il recupero del patrimonio edilizio, l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la realizzazione e manutenzione straordinaria di giardini e gli interventi di risparmio energetico qualificato. La conferma arriva dall’ultima versione del maxi-emendamento alla Legge di bilancio 2019.
Gli interventi, per i quali spetterà una detrazione Irpef e/o Ires nel 2019 sono: le manutenzioni straordinarie; i restauri e risanamenti conservativi; le ristrutturazioni edilizie; gli altri interventi minori dell’articolo 16-bis del Tuir, compreso il risparmio energetico non qualificato (detrazione Irpef del 50%); la realizzazione e la manutenzione straordinaria di giardini (36%); il bonus mobili e grandi elettrodomestici (50%, ma solo se i lavori edili sono iniziati dopo il 2017); l’acquisto e la posa in opera di impianti con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (detrazione Irpef o Ires 50%); la sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50% o in alcuni casi 65%); la sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia ovvero dello scalda acqua tradizionali con uno scalda acqua a pompa di calore; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e di strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) (65%); l’installazione di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (50%); la riqualificazione energetica generale di edifici; la sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori; i dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione; gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%); gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio (70%); gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che migliorano la qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015 (75%) e le misure antisismiche (dal 50% all’85%).
Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 23 dicembre 2018
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Via libera alla proroga per il 2019 di tutte le detrazioni fiscali che riguardano il recupero del patrimonio edilizio, l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la realizzazione e manutenzione straordinaria di giardini e gli interventi di risparmio energetico qualificato. La conferma arriva dall’ultima versione del maxi-emendamento alla Legge di bilancio 2019.
Gli interventi, per i quali spetterà una detrazione Irpef e/o Ires nel 2019 sono: le manutenzioni straordinarie; i restauri e risanamenti conservativi; le ristrutturazioni edilizie; gli altri interventi minori dell’articolo 16-bis del Tuir, compreso il risparmio energetico non qualificato (detrazione Irpef del 50%); la realizzazione e la manutenzione straordinaria di giardini (36%); il bonus mobili e grandi elettrodomestici (50%, ma solo se i lavori edili sono iniziati dopo il 2017); l’acquisto e la posa in opera di impianti con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (detrazione Irpef o Ires 50%); la sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione (50% o in alcuni casi 65%); la sostituzione, anche parziale, del vecchio impianto con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia ovvero dello scalda acqua tradizionali con uno scalda acqua a pompa di calore; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di strutture opache verticali (pareti isolanti o cappotti) e di strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) (65%); l’installazione di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (50%); la riqualificazione energetica generale di edifici; la sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori; i dispositivi multimediali per il controllo da remoto per riscaldamento o climatizzazione; gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali (65%); gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio (70%); gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che migliorano la qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015 (75%) e le misure antisismiche (dal 50% all’85%).
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