Bollo, sanzione piena fino al 2020

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Scade lunedì prossimo il pagamento dell’imposta di bollo da 2 euro sulle fatture elettroniche, con operazioni non soggette a Iva per importi superiori a 77,47 euro, relativamente al terzo trimestre 2019 e l’omesso versamento rischia di costare caro ai contribuenti, considerando che la bozza del decreto fiscale posticipa al 2020 la riduzione delle sanzioni dal 100% al 30%, introdotta dal decreto crescita. La bozza del decreto fiscale prevede che la riduzione delle sanzioni per l’omesso versamento del bollo sulle fatture elettroniche, introdotta dal 30 giugno 2019, venga sospesa dal giorno di entrata in vigore del decreto stesso e fino alle fatture inviate dal 1° gennaio 2020 attraverso il sistema di interscambio. In particolare, fino al 29 giugno 2019, la sanzione ordinaria per l’omesso pagamento dell’imposta di bollo sulle e-fatture variava dal 100% al 500% dell’imposta evasa (articolo 25, comma 1, del Dpr 642/1972). Grazie all’entrata in vigore del decreto crescita 2019, invece, la sanzione oggi applicabile è pari al 30% dell’importo non versato. In base alla bozza del nuovo decreto fiscale, però, questa riduzione verrà sospesa e ritornerà in vigore solo per le fatture inviate dal 1° gennaio 2020 attraverso il Sdi. La bozza del decreto fiscale, poi, prevede che in caso di ritardato, omesso o insufficiente versamento dell’imposta di bollo da 2 euro sulle fatture elettroniche (inviate dal 1° gennaio 2020 tramite lo Sdi), l’agenzia delle Entrate dovrà comunicare al contribuente, con modalità telematiche, l’ammontare dell’imposta, della sanzione amministrativa dovuta (ordinariamente pari al 30% dell’importo non versato, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471), ridotta a un terzo, nonché degli interessi dovuti fino all’ultimo giorno del mese antecedente a quello dell’elaborazione della comunicazione. Se il contribuente non provvederà al pagamento, in tutto o in parte, delle somme dovute entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’Agenzia procederà all’iscrizione a ruolo a titolo definitivo.

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 17 ottobre 2019

 

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