Agevolazioni – Contributo a fondo perduto del 50% per hardware e software per digitalizzare le Pmi – Voucher hi-tech, da domani la compilazione delle domande

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Dalle 10 di domani sarà possibile accedere al sito internet del ministero dello Sviluppo economico (www.mise.gov.it) per compilare, ma non spedire, la domanda per il voucher digitalizzazione (si veda Il Sole 24 Ore del 24 novembre 2018), la quale potrà essere inviata telematicamente dalle 10 del prossimo 30 gennaio fino alle ore 17 del 9 febbraio 2018. L’accesso alla procedura informatica può essere effettuato direttamente dal rappresentante legale dell’impresa, tramite la Carta nazionale dei servizi (certificato digitale di autenticazione personale, che consente anche la firma digitale). Una volta entrati nella procedura, è possibile conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda (che dovrà essere firmata digitalmente). Entro il 7 marzo 2018, il ministero pubblicherà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata (100 milioni di euro di risorse disponibili). Solo da questo momento in poi (cioè dal 7 marzo 2018), le spese agevolate potranno essere sostenute. Il progetto dovrà essere ultimato entro il 7 settembre 2018, anche se il pagamento potrà avvenire successivamente e comunque entro 30 giorni dalla data di ultimazione del progetto (che viene individuata con la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile, cioè dell’ultima fattura). Entro 30 giorni dalla data dell’ultima fattura, poi, si dovrà presentare la richiesta di erogazione (allegato 3 del Dm 24 ottobre 2017), con i documenti di spesa, gli estratti del conto corrente con i relativi pagamenti, le liberatorie sottoscritte dai fornitori dei beni e dei servizi acquisiti (allegato 4), il resoconto sulla realizzazione del progetto (allegato 5) e le coordinate bancarie del conto corrente sul quale è richiesto il versamento dell’importo del voucher. Indipendentemente dalla forma giuridica o dal regime contabile adottato, sono agevolate solo le micro, piccole o medie imprese (MPMI), in base ai parametri Ue (raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003), pertanto solo le imprese con meno di 250 dipendenti e un fatturato non superiore a 50 milioni di euro (oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro). Sono escluse quelle che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacultura. È necessaria anche una casella di posta elettronica certificata, già d’obbligo per tutte le imprese. Il bando prevede un contributo a fondo perduto, cosiddetto voucher, di un importo massimo di 10.000 euro, pari al 50% della spesa (importo massimo della spesa di 20.000 euro), per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga, il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare e/o la formazione qualificata, nel campo Ict, del personale delle imprese beneficiarie risultante dal registro delle imprese o dal libro unico del lavoro. L’impresa beneficiaria dovrà anche garantire che sia mantenuto un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le operazioni relative all’intervento agevolato. A questo fine, dovrà essere chiarito se sarà sufficiente far transitare queste spese per uno o più conti contabili, creati ad hoc.

 

Approfondimento dello Studio De Stefani all’articolo di Luca De Stefani su Il Sole 24 Ore del 14 gennaio 2018

 

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